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Arco camp 2017

15.07.2017   |  Camp  |  Corsi

“Il campo estivo! Per molti bambini e ragazzi è,  forse, il momento più atteso dell’anno. Per chi ha cominciato a scalare da poco, invece, è una novità assoluta, un’esperienza tutta da scoprire. I campi estivi di Arco, quest’anno alla loro seconda edizione, sono molto più di una settimana di multiattività: sono un vero e proprio “cantiere a cielo aperto” di giovanissimi arrampicatori che, per 6 giorni, si trovano a vivere intensamente due dimensioni: quella verticale e quella della vita all’aria aperta.

In queste tre settimane, più di 75 partecipanti hanno preso parte ai campi tra bambini, ragazzi e agonisti. Hanno trascorso 6 giorni vivendo all’aperto, dormendo in tenda e seguendo i ritmi lenti e silenziosi della natura. Tutti sono stati impegnati in una quotidianità fatta di momenti da condividere, regole da seguire, compiti da svolgere. Ma non solo: tantissime sono state le occasioni di gioco e divertimento, dove ognuno ha dato il meglio – ma anche il peggio ???? – di sè.
Ma soprattutto, hanno scalato tantissimo! Hanno sfidato il caldo più asfissiante, concentrandosi su loro tiri, confrontandosi con i loro compagni e seguendo le indicazioni delle Guide.

Per tutti loro, arrampicare fuori è un momento di grande entusiasmo, ciò che desideravano tanto fare, dopo un anno di allenamenti indoor, ma anche un’occasione per testarsi, mettersi alla prova e misurarsi nella dimensione più autentica e naturale: la roccia.  ?Per i ragazzi, una settimana di campo estivo è un meritato premio, una valvola di sfogo, un momento per godersi l’arrampicata e soprattutto “capirla” meglio, stando a diretto contatto con la falesia, la roccia. Ognuno di loro sicuramente torna a casa da questa settimana con una visione un po’ più chiara di questa disciplina, ma anche di se stesso in relazione ad essa. Arrampicare è un gesto naturale per i bambini, che diventa sempre più ragionato man mano che crescono. Ed è in quel frangente che interveniamo noi, guide ed allenatori: aiutarli a gestire bene questa parte razionale, per sviluppare al massimo le potenzialità di ognuno ma più di tutto, aiutarli a vivere pienamente e positivamente questa disciplina, bella ed appagante come poche”.

Luca Montanari

 

“Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà – Bernardo Di Clairvaux

I campi estivi di arrampicata e avventura sono appena terminati e ancora riecheggiano voci e risate, ancora negli occhi rimangono nuvole e cieli infiniti, ancora nelle mani le linee la roccia e sotto i piedi tutti i sentieri percorsi.

Sono state settimane intense, grazie a  ragazze e ragazzi pieni di vita e con il desiderio di imparare e stupirsi davanti alle meraviglie della natura. Sono state settimane di bellezza quella che solo la montagna ci sa offrire, nel bello si cresce bene e ci si riconnette con le cose importanti.

Abbiamo scalato nelle falesie più belle sperimentando le nostre forze e affinando la tecnica. Abbiamo provato il brivido sottile del Multipicht dove occorre lucidità  e padronanza di manovre. Raggiunto  sotto la pioggia battente rifugi pieni di calore e accoglienza come il Denza sulla Presanella. Abbiamo ascoltato racconti di guerra  con occhi pieni di commozione e per molti di noi il Sass de Stria al Lagazuoi sarà per sempre il giaciglio dove riposa l’eroico sottotenente Mario Fusetti.  Abbiamo riso come pazzi, cantato canzoni stonate e abbiamo fatto fatica molta fatica ma sempre con qualcuno a fianco a noi forse un folletto forse no…

Siamo infine rimasti intorno al fuoco, stanchi ma con il cuore pieno e forse la cosa più’ importante che abbiamo appreso è
che  sta tutto nel poter condividere con gli altri, nel vivere insieme questa nostra passione per l’arrampicata e l’alpinismo aldilà delle competizioni e dei trofei. Solo roccia, nuvole, sole …noi“.

Lorenzo D’Addario